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Presentazione

Presentazione XXII Settimana Biblica Diocesana

Diocesi di Rimini – Settore Apostolato Biblico

28 settembre – 1 ottobre 2020

Il Cantico dei Cantici

Cantico dei Cantici La Settimana Biblica Diocesana è un appuntamento di formazione e di ricerca biblica rivolto a studenti dell’ISSR Alberto Marvelli, agli operatori pastorali delle parrocchie e a tutta la cittadinanza riminese. La finalità di tale evento è duplice, da un lato offrire un approfondimento di aspetti fondamentali dell’ermeneutica biblica e delle metodologie esegetiche storiche e narrative, dall’altro favorire un primo incontro con la pagina biblica, attraverso conferenze serali.
Giunta alla sua XXII edizione, la Settimana Biblica sceglie il libro del Cantico dei Cantici. Il Cantico dei Cantici è un libro che “rende impure le mani”, come usa dire la tradizione ebraica per indicare il carattere ispirato dell’opera.  L’immagine, pur provenendo da una remota antropologia del sacro, offre un’indicazione preziosa al lettore: non ci si può accostare all’opera con tocchi fugaci e superficiali, che non ne colgano, con rispetto e venerazione, l’insondabile profondità, simbolica e rivelativa.

Poesia d’amore, costruita secondo i canoni letterari del medio-oriente antico, essa fu rielaborata nella sua edizione finale, in modo da rileggere i contenuti amorosi alla luce dell’alleanza sponsale tra Jhwh e il suo popolo, Israele. Vi compare la formula di mutua appartenenza, tipica già dei codici legali (cf. Lv 26,12), atti a riconoscere e preservare l’unità tra Dio e il suo popolo: “il mio amato è per me e io sono per lui (Ct 2,16)”. Eppure la simbologia religiosa, ricchissima e misteriosa, non cancella ma potenzia l’audacia dell’amore umano, l’incanto del perdersi e ritrovarsi, il segreto dell’attrazione, il mistero dell’unione.  Esso in quanto amore umano è già alleanza, compimento del desiderio e ritorno all’origine, da cui scaturisce la fiamma di Jah. Nel Cantico non v’è realmente distinzione tra sacro e profano. Non si può quindi comprendere il Cantico senza penetrare, almeno un poco, questa densità semantica, simbolica, antropologica. Ciò richiede un’indagine comparativa che ne mostri il radicamento letterario e insieme una rilevazione del vocabolario, che faccia emergere i temi, teologici e antropologici, di cui il Cantico è intessuto. Infine, non si può tralasciare una consapevolezza della storia degli effetti, nella cultura e nell’arte, che questo libro ha generato. Essa ci mostra il fascino del mistero divino-umano dell’amore e insieme il tentativo di addomesticarlo con rassicuranti allegorie.

Enti organizzatori e promotori

La Settimana Biblica, organizzata dal Settore di Apostolato Biblico della Diocesi di Rimini, prevede la collaborazione dell’ISSR Alberto Marvelli, con l’integrazione delle attività della Settimana all’interno del sistema formativo con i crediti ECTS. Gli enti ecclesiali che collaborano sono l’AC Diocesana di Rimini, il Centro Culturale Paolo VI La Settimana Biblica si avvale della collaborazione della segreteria dell’UCD di Rimini e viene organizzata dall’equipe dell’Apostolato Biblico, sia negli aspetti contenutistici che in quelli di natura tecnica. L’equipe si occupa anche della formazione degli accompagnatori dei gruppi di ascolto della Parola di Dio, preparando i sussidi e fornendo materiali sia attraverso il sito internet, sia attraverso un’applicazione sulla Lettura orante che si intende implementare.

Volantino

Manifesto


Presentazione

Presentazione XXI Settimana Biblica Diocesana

Diocesi di Rimini – Settore Apostolato Biblico

23 settembre – 26 settembre 2019

Genesi 1-4. L’uomo e le sue origini tra mito e sapienza

Adamo & Eva - Alessandra Cimatoribus

Adamo & Eva – Alessandra Cimatoribus

La Settimana Biblica Diocesana è un appuntamento di formazione e di ricerca biblica rivolto a studenti dell’ISSR Alberto Marvelli, agli operatori pastorali delle parrocchie e a tutta la cittadinanza riminese. La finalità di tale evento è duplice, da un lato offrire un approfondimento di aspetti fondamentali dell’ermeneutica biblica e delle metodologie esegetiche storiche e narrative, dall’altro favorire un primo incontro con la pagina biblica, attraverso conferenze serali.
Giunta alla sua XXI edizione, la Settimana Biblica sceglie il libro della Genesi, in particolare i cc. 1-4, nel quadro dei primi undici capitoli della Genesi, che narrano le origini (tōledot) del cielo, della terra e dell’uomo (cf. Gn 2,4). Più in dettaglio essi riguardano il progetto creatore di Dio in rapporto con la libertà dell’uomo (cc.1-2) e il suo peccato (cc. 3-4) e il conseguente intrecciarsi della giustizia e della misericordia di Dio di fronte all’escalation della violenza umana.
Oltre alle conferenze serali la Settimana Biblica offre gruppi di lavoro, denominati atelier. In questi ultimi, caratterizzati da una modalità di laboratorio e non di lezione frontale, si studiano aspetti legati alla storicità e alle caratteristiche narrative dei racconti biblici e si condividono esperienze e metodologie di lettura orante e catechesi
narrativa. Sono invitati studenti dell’ISSR, catechisti, educatori, insegnanti di religione e accompagnatori di piccole comunità, con particolare riferimento a quanti sono impegnati nella pastorale giovanile. Infine un’ulteriore proposta di Atelier è caratterizzata dall’approfondimento dell’immagine artistica per la catechesi biblica.

Il libro della Genesi e i primi 11 capitoli

Il libro della Genesi è dedicato alle origini del cosmo e dell’uomo (1-11) e del popolo di Israele attraverso i cicli dei racconti patriarcali (12-50). Le tre relazioni fondamentali dell’uomo con Dio, con il cosmo e con i fratelli costituiscono l’asse attorno a cui ruota l’intero libro. Se infatti Dio crea il mondo e l’uomo, il suo progetto non viene distrutto dal peccato e dalla violenza fratricida, ma si evolve attraverso l’elezione del servo (cf. Noè in Gn 6 e Abramo in Gn 12) verso la riconciliazione e la salvezza. Non a caso il libro si apre con una storia di fraternità perduta (Caino e Abele, c. 4) e si chiude con una storia di fraternità ritrovata (Giuseppe e i fratelli, cc. 37-50).
Tutti questi temi si trovano anticipati nei racconti fondatori dei cc. 1-11, in cui le figure originarie di Adamo ed Eva, Caino e Abele, Lamec, Noè e Babele, attraverso una profonda rielaborazione di materiale mitologico, intrecciano le caratteristiche permanenti della storia umana: la relazione tra uomo e donna, tra fratelli e con il cosmo, secondo il progetto originario di Dio; il mistero del peccato umano e il disordine conseguente; l’intervento di Dio attraverso l’elezione del servo, nella duplice direttrice della giustizia e della misericordia. Dal punto di vista canonico è necessario anche valorizzare la posizione del libro della Genesi all’inizio del Pentateuco e dell’intera Bibbia cristiana. Il libro infatti racconta la storia della Parola di Dio che crea il mondo.
Si tratta della stessa Parola che si dona al popolo di Israele nella Legge mosaica (Dt) e che al cuore della storia si fa carne nell’uomo storico Gesù di Nazareth (Gv 1,1.14).

Enti organizzatori e promotori

La Settimana Biblica, organizzata dal Settore di Apostolato Biblico della Diocesi di Rimini, prevede la collaborazione dell’ISSR Alberto Marvelli, con l’integrazione delle attività della Settimana all’interno del sistema formativo con i crediti ECTS. Gli enti ecclesiali che collaborano sono l’AC Diocesana di Rimini, il Centro Culturale Paolo VI La Settimana Biblica si avvale della collaborazione della segreteria dell’UCD di Rimini e viene organizzata dall’equipe dell’Apostolato Biblico, sia negli aspetti contenutistici che in quelli di natura tecnica. L’equipe si occupa anche della formazione degli accompagnatori dei gruppi di ascolto della Parola di Dio, preparando i sussidi e fornendo materiali sia attraverso il sito internet, sia attraverso un’applicazione sulla Lettura orante che si intende implementare.

Atelier della Parola di Dio

La Settimana Biblica è caratterizzata da tre atelier, in cui si offrono esperienze di pastorale biblica e si consegnano alcuni strumenti per approfondirne i presupposti teorici e riproporle nei propri ambiti di servizio.

Volantino

Manifesto


Griglia di Narratologia e Bibliodramma

Il 29/11/2018, nell’ambito di un percorso di formazione per accompagnatori di centri di ascolto col metodo della Lettura Popolare o di Bibliodramma, si è svolta una lezione presso l’ISSR di Rimini, dove vengono forniti gli strumenti Narratologici per lo studio preliminare del brano da parte dell’operatore. Di seguito potete trovare il materiale relativo a tale incontro. Relatore: don Davide Arcangeli.

NARRATOLOGIA E METODI ATTIVI (Documento PDF)

AUDIO DELLA SERATA


Presentazione 2018

Presentazione XX Settimana Biblica Diocesana

Diocesi di Rimini – Settore Apostolato Biblico

24 settembre – 27 settembre 2018

Il Vangelo di Luca come geografia della Parola

padre che perdona

Alessandra Cimatoribus – Padre che perdona

La Settimana Biblica Diocesana è un appuntamento di formazione e di ricerca biblica rivolto agli operatori pastorali delle parrocchie, a studenti dell’ISSR Alberto Marvelli e a tutta la cittadinanza riminese. La finalità di tale evento è duplice, da un lato offrire un approfondimento di aspetti fondamentali dell’ermeneutica biblica e delle metodologie esegetiche storiche e narrative, dall’altro favorire un primo incontro con la pagina biblica, attraverso conferenze serali.

Giunta alla sua XX edizione, la Settimana Biblica sceglie il Vangelo di Luca, anche in preparazione alle domeniche dell’anno liturgico C, e offre conferenze serali e gruppi di lavoro, denominati atelier. In questi ultimi, caratterizzati da una modalità di laboratorio e non di lezione frontale, si studiano aspetti legati alla storicità e alle caratteristiche narrative del terzo Vangelo e si condividono esperienze e metodologie di lettura orante e catechesi narrativa su alcuni racconti evangelici. Sono invitati studenti dell’ISSR, catechisti, educatori, insegnanti di religione e accompagnatori di piccole comunità, con particolare riferimento a quanti sono impegnati nella pastorale giovanile. Infine un’ulteriore proposta di Atelier è caratterizzata dall’approfondimento dell’immagine artistica per la catechesi biblica.

Le conferenze serali invece costruiscono un percorso il più possibile organico all’interno del Vangelo, con una presentazione generale e alcuni affondi esegetici, su testi narrativi, discorsivi e parabolici. In particolare si tiene conto, secondo le prospettive esegetiche più recenti, dello stretto rapporto tra il disegno narrativo del Vangelo e quello degli Atti degli Apostoli. Non si può comprendere la prospettiva storico-teologica del vangelo lucano, senza considerare che esso è composto alla luce dell’itinerario complessivo della Parola di Dio, che giunge fino agli Atti degli Apostoli.

L’opera Lucana

L’itinerario dell’opera lucana, suddivisa in due tappe, ossia il Vangelo e gli Atti degli apostoli, è infatti profondamente unitario. La Parola di Dio, proclamata con autorità in Galilea (cf. Lc 4,32;5,2) da Gesù, segue il percorso del messia, dalla Galilea fino a Gerusalemme (cf. Lc 9,51), dove si compie il mistero delle Scritture, riguardante la morte e resurrezione del messia al terzo giorno e l’annuncio del Vangelo a partire da Gerusalemme (cf. Lc 24,45-47). Comincia qui il viaggio degli Atti degli apostoli, nel quale i ministri della Parola (cf. Lc 1,2), a partire da Gerusalemme sono spinti a testimoniare la resurrezione di Gesù fino ai confini del mondo (At 1,8).

Attraverso la loro testimonianza la Parola di Dio si diffonde e porta frutti di conversione (cf. At 6,7; 17,13; 19,20), fino a giungere, con Paolo, a Roma (cf. At 28,24-27). Qui Paolo attesta il compiersi della parola del profeta Isaia (Is 6,9-10), che riguarda l’indurimento del cuore del popolo di Israele, il rifiuto che una sua parte ha opposto alla salvezza e l’annuncio alle nazioni da parte di un resto di Israele, fedele alla promessa (cf.Is 6,13;At 28,28). Giunge così a compimento l’intero disegno narrativo, anticipato nella scena di apertura del ministero di Gesù a Nazareth: il messia-profeta, rifiutato dai suoi, oltrepassa i confini di Israele (cf. Lc 4,16-30).

Atelier della Parola di Dio

La Settimana Biblica è caratterizzata da tre atelier, in cui si offrono esperienze di pastorale biblica e si consegnano alcuni strumenti per approfondirne i presupposti teorici e riproporle nei propri ambiti di servizio.

Volantino

Manifesto


Un ricco banchetto

un ricco banchetto

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Nell’ambito della rassegna culturale “Festival del Mondo Antico”, promossa dalla Biblioteca Civica “Gambalunga” di Rimini, l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Alberto Marvelli” propone un incontro pubblico dal titolo

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Un ricco banchetto

Cibo e convivialità nella Bibbia

 che si svolgerà

Sabato 20 giugno 2015, ore 18

presso la Sala del Giudizio del Museo della Città
(Rimini Centro – Via Tonini, 1).

 

Presentazione

La Bibbia è ricca di riferimenti, immagini, racconti e richiami al cibo, all’atto del mangiare e bere, del banchetto e della convivialità, intesi sia in senso storico di relazionalità e condivisione, sia escatologico, di comunione con Dio. Il pane, il vino, l’acqua, l’olio, il latte, il miele e tanti altri alimenti assumono un particolare valore storico, culturale, politico, spirituale, rituale e simbolico.

Il tema della tavola e del cibo diventano pertanto tratti materiali e simbolici determinanti dell’identità culturale e religiosa nella tradizione ebraica e cristiana, perché sono il luogo della separazione e della santità. Nel mangiare biblico vanno notati due elementi indistinguibili nel senso che ognuno sconfina nell’altro: sono il godere e il celebrare, e l’uno non esiste senza l’altro. Così la casa diviene un santuario e la tavola intorno a cui si riunisce la famiglia per i pasti diventa l’altare domestico. È quindi considerato quasi irriguardoso verso Dio non fare festa mangiando e bevendo in concomitanza con l’ascolto della sua Parola: “Tutto il popolo andò a mangiare, a bere, a mandare porzioni ai poveri e a far festa perché avevano compreso le parole che erano state loro proclamate” (Neh 8,10-12).

In senso biblico rapporto con il cibo, e in generale con tutti i beni del mondo, deve essere pieno e senza riserve, ma mediato dalla berakhah, ossia dalla benedizione. Chi pronuncia la benedizione si rende conto e testimonia la provenienza dei beni di cui si gode. Nella prospettiva neotestamentaria cristiana il cibo, a cominciare dal pane e dal vino, assumono poi una particolare rilevanza sacramentale, simbolica e messianica, dal banchetto delle nozze di Cana a quello della cena pasquale.

Proseguendo la feconda collaborazione all’interno del “Festival del Mondo Antico”, l’ISSR intende pertanto continuare ad esplorare la ricchezza della sapienza biblica, matrice imprescindibile dell’intera cultura occidentale e medio-orientale.

 

Programma

 

A tavola con Abramo e con i patriarchi

Cibi e bevande nella Bibbia

Prof. Gianpaolo Anderlini

(Studioso di Ebraismo)

 

Un banchetto per tutti i popoli

Il senso messianico ed escatologico del cibo e della mensa nella Bibbia

Prof. Guido Benzi

(Biblista, docente di Esegesi biblica veterotestamentaria presso la Pontificia Università Salesiana di Roma e l’ISSR “A. Marvelli” di Rimini)

 

 

Coordina e introduce:

Prof.ssa Laila Lucci (Biblista, docente di Esegesi biblica – Libri Sapienziali – e di Ebraico biblico presso l’ISSR “A. Marvelli” di Rimini)

 
 

Gianpaolo Anderlini

Docente di materie letterarie presso il Liceo Scientifico di Sassuolo e redattore della rivista QOL, che si occupa del dialogo ebraico-cristiano. Ha pubblicato articoli e contributi su Bibbia e Oriente, Rivista Biblica Italiana, Orientamenti, Parola Spirito e Vita, e in diverse opere collettive. Segue e coordina le attività della Scuola di lingua e cultura ebraica di Salvarano (RE). Tra le sue pubblicazioni: Il cibo nella Bibbia e nella tradizione ebraica, Wingsbert House 2015; Per favore non portateli ad Auschwitz, Wingsbert House 2015; I calici della memoria. Il vino nella tradizione ebraica, Wingsbert House 2014; Ebraismo, Emi 2012.

 

Guido Benzi

Biblista, ha conseguito il Dottorato in Teologia Biblica presso la Pontificia Università Gregoriana. Docente di Antico Testamento presso la Pontificia Università Salesiana di Roma e l’ISSR “A. Marvelli” di Rimini. È stato Direttore dell’Ufficio Catechistico Nazionale della CEI dal 2008 al 2014. Tra le sue pubblicazioni: Paolo e il suo Vangelo, Queriniana 2001; Ci è stato dato un figlio. Il libro dell’Emmanuele (Is 6,1-9,6): struttura retorica e interpretazione teologica, EDB 2007; La profezia dell’Emmanuele. I testi di Isaia 6-9 tra attesa e avvento della salvezza, EDB 2014.

 

Laila Lucci

Biblista, ha conseguito la licenza in Scienze Bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma. Docente di Sacra Scrittura e di Ebraico Biblico presso l’ISSR “A. Marvelli” di Rimini. Oltre a numerosi articoli, al suo attivo ha diverse pubblicazioni: Testimoni del Risorto. Percorsi di pneumatologia lucana, Pazzini 2007; Amos. Introduzione, traduzione e commento, San Paolo 2011; Sapienza di Israele e Vicino Oriente antico, ETS 2015.

 

Per informazioni contattare la segreteria organizzativa: Istituto Superiore di Scienze Religiose “A. Marvelli”, Rimini – Via Covignano 265; Tel. e fax 0541-751367; sito internet: www.issrmarvelli.it; e-mail: segreteria@issrmarvelli.it.


Bibbia Traduzioni e Tradizione

Ciclo di Conferenze pubbliche 2015

Bibbia Traduzioni e Tradizione10 Aprile, 13 Maggio, 17 Ottobre, 9 Novembre 2015

Il progetto nasce dalla collaborazione tra Fondazione Universitaria San Pellegrino di Misano Adriatico, ISSR (Marvelli” e Servizio di Apostolato biblico della Diocesi di Rimini e intende concentrare l’attenzione sul rapporto tra il testo biblico nelle lingue originali (ebraico, aramaico e greco), le sue versioni antiche e le traduzioni moderne con la loro influenza sulla cultura e sulla comprensione teologico/religiosa. L’interesse per la traduzione della Bibbia, ancora e prima di essere uno specifico campo di indagine per linguisti, esegeti e antropologi, e un patrimonio comune che si e sempre accresciuto nelle varie epoche e nei vari contesti culturali e storici, dando origine a tutta una serie di riflessioni e di contesti vitali (si pensi alla Bibbia di Lutero con cui fu resa omogenea la lingua tedesca) che hanno avuto riverbero nell’arte, nella letteratura e nella cultura. L’interrogativo sulle traduzioni bibliche pone, inoltre, l’accento sull’originalita del testo antico, nella sua doppia accezione di testo autentico e di testo non manipolato. Tale questione interessa un piu largo pubblico che guarda ai testi biblici come «grande codice» (W. Blake) della cultura occidentale e sacra fonte d’ispirazione per le tradizioni religiose ebraica e cristiana (cattolica, ortodossa e protestante). Si tratta dunque di un confronto che interroga le scienze storicoarcheologiche, paleografiche, letterarie, nonche le scienze bibliche e teologiche in una visione ecumenica e di dialogo interreligioso con l’Ebraismo e l’Islam. La proposta formativa si articola in due modalita distinte e complementari: un ciclo di seminari di studio (rivolti ad un pubblico ampio), un breve corso intensivo nel periodo estivo (per un pubblico più selezionato e motivato).

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